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SITO 1° CLASSIFICATO IN ITALIA 
E GIA' 1° NEL MONDO PER PROBLEMI DI MEDICINA

 

I negri, gli anziani, i maschi sono le persone più colpite.

 

L'attuale alimentazione umana differisce moltissimo dalla dieta dell'uomo del paleolitico , che ha accompagnato gli uomini per milioni di anni: è stato calcolato  che questa alimentazione era povera di grassi ,di calorie , povera di sodio e molto ricca di potassio (circa 284 mEq al giorno, si pensa che gli americani di oggi seguano una dieta  con 64 mEq di potassio al giorno).

 

L' ipertensione tende ad aumentare con l' età e la mortalità aumenta con l'aumento dei valori pressori.

 

L' aumento di pressione, che si verifica coll'età sarebbe dovuta secondo Sealey alla riduzione del numero dei glomeruli renali correlata all'età o all' ischemia, che  provoca minore escrezione di sodio.

 

 L' espansione del contenuto corporeo di sodio che si ha nei soggetti anziani con ipertensione severa suggerisce l'idea che in questi soggetti la restrizione di sodio sia molto utile.

 

Si calcola che in un soggetto di 35 anni, con pressione arteriosa di 120/80 la spettanza di vita sia di 74 anni, ma con una pressione di 150/100 la spettanza di vita diventi di 55 anni.

 

 La mortalità aumenta nettamente se la pressione diastolica è superiore ai 105 mm.

 

 Una pressione diastolica inferiore di 5 o di 7,5 o di 10 mm di mercurio ai valori indicati come normali, riduce il rischio di ictus del 34%, del 46%, e del 56 %, e riduce il rischio di malattia coronarica del 21%, del 29%, del37%.

 


I danni provocati dall' ipertensione colpiscono tutti gli organi: a livello cerebrale troviamo emorragie intracraniche e trombosi cerebrale, a livello cardiaco coronarosclerosi, infarto miocardico, angina pectoris, insufficienza cardiaca, morte improvvisa, ipertrofia ventricolare sinistra, a livello renale troviamo insufficienza renale e glomerulosclerosi, nelle grosse arterie aneurismi , aneurisma dissecante, stenosi carotidee e renali, arteriopatie periferiche, a carico dell'occhio retinopatie ed emorragie retiniche.

 

 

Classificazione della pressione arteriosa negli adulti sopra i 18 anni:


Pressione arteriosa ( mmm di HG )

 

CategoriaSistolicaDiastolica

Ottimale<120<80

Normale<130<85

Normale alta130-13985-89

Ipertensione:

primo stadio140-15990-99

secondo stadio160-179100-109

terzo stadio>180>110

Nel trattamento della pressione arteriosa si rende molto utile in tutti i casi la modificazione dello stile di vita.


Attualmente  gli esperti consigliano :


1) Riduzione del peso corporeo,

 2) riduzione del sale,

3) esercizio fisico,

4) limitazione degli alcoolici

5) riduzione dei grassi saturi ed eliminazione  dei grassi idrogenati.

6)riduzione marcata dei grassi polinsaturi  Omega 6 e degli alimenti che li contengono( oli di semi vari, carni di allevamento).

 

Secondo gli autori più accreditati:


i fattori più importanti  sono il calo del peso corporeo e la restrizione marcata del sodio.

Vengono consigliati per la terapia dell'ipertensione , inoltre:


1)supplementi di potassio

 2) abolizione del fumo

3)restrizione della caffeina

4) eliminazione di alcuni farmaci  (contraccettivi,steroidi,simpaticomimetici, farmaci antinfiammatori non steroidei).

E' utile l' utilizzo dei grassi 3 Omega(derivati dall'acido linolenico)  perchè stimolano la sintesi delle prostaglandine  di serie 3°,che  possiedono  azione vasodilatatrice antiaaggregante e antiinfiammatoria .

Sono da ridurre i grassi Omega 6  (derivati dall'acido linoleico ),che  inducono la sintesi delle prostaglandine  della serie 2 ad azione pro infiammatoria , vasocostrittrice e idroritentiva,pro cancerogena.

IN TUTTI I MAMMIFERI IL RAPPORTO ALIMENTARE TRA  GRASSI OMEGA 3 E GRASSI OMEGA 6 E DI 1 A 1 .

NELL'UOMO ATTUALE  E' DIVENTATO DI 25-30 A 1 A FAVORE DEGLI OMEGA 6.

QUESTI GRASSI POLIINSATURI,DEFINITI ESSENZIALI PERCHE' L'ORGANISMO DEI MAMMIFERI NON RIESCE A SINTETITIZZARLI,  SONO NECESSARI PER LA SINTESI DELLE PROSTAGLANDINE  .

LE PROSTAGLANDINE SONO DELLE SOSTANZE CHIMICHE CHE REGOLANO ALCUNE FUNZIONI FONDAMENTALI DELLE CELLULE : LA PRESSIONE ARTERIOSA , L'ELASTICITA' DEI VASI ,LA REAZIONE INFIAMMATORIA L 'AGGREGAZIONE DELLE PIASTRINE ,LA RITENZIONE IDRICA, LA FLUIDITA' DELLE MEMBRANE E DEL SANGUE.

I VARI TIPI DI PROSTAGLANDINE VARIANO SECONDO I GRASSI POLINSATURI OMEGA 6 E 3 DELLA ALIMENTAZIONE .

LE PROSTAGLANDINE SONO DI TRE SERIE :

SERIE1: LE PGE1  SONO ELABORATE A PARTIRE DALL'ACIDO LINOLEICO , SECONDO LA CATENA OMEGA 6.

SERIE 2:LE PGE2 SONO ELABORATE A PARTIRE DALL'ACIDO LINOLEICO, SECONDO LA CATENA OMEGA 6.

SERIE 3:LE PGE 3 SONO ELABORATE A PARTIRE DALL'ACIDO LINOLENICO ,SECONDO LA CATENA OMEGA 3.

L'ECCESSO DI OMEGA 6 PROVOCA AUMENTO DELLE PGE2 AD AZIONE ,VASOCOSTRITTRICE,PROINFIAMMATORIA,PROLIFERATIVA ,PROAGGREGANTE, IDRORITENTIVA , CANCEROGENA .

L'AUMENTO DEGLI OMEGA3 INDUCE AUMENTO DELLE PGE3 ,AD AZIONE VASODILATATRICE ,ANTIINFIAMMATORIA ,ANTIAGGREGANTE ,FLUIDIFICANTE DEL SANGUE E DELLE MEMBRANE CELLULARI.

CONTENUTO IN OMEGA 3 E OMEGA 6 DI ALCUNI ALIMENTI :

ALIMENTO               OMEGA 6                  OMEGA 3:

OLIO GIRASOLE                 66                               0 

OLIO DI MAIS                     58                               0,7

OLIO DI LINO                     14                              59,14

OLIO DI SOIA                     51                                6,8

OLIO OLIVA                         7,90                            0,60

NOCI                                   38,10                           9,08

ACCIUGHE                            0,15                           1,49

GAMBERI                              0,03                           0,63

SALMONE                             0,26                           2,29

LATTUGA                              0,03                           0,08

BUE                                       0,38                          0,21

 

La riduzione del peso corporeo:

è un mezzo molto efficace per la riduzione della pressione arterio sa: per ogni kg perso la pressione scende di 1,5-2 mm di mercurio.

I meccanismi attraverso cui il calo di peso influenza la pressione sono molteplici: riduzione dei radicali liberi, aumento colla riduzione calorica della eliminazione di sodio con l' urina, riduzione dell'attività simpatica, riduzione dell'insulina plasmatica

 

Restrizione del sale:


Confronto tra due popoli a bassa introduzione di sodio e le popolazioni occidentali:

 

YANOMANOPAPUAMONDO OC

Sodio al di<1mmol6 mmol160 mmol

Sodio/potassio<0,010,483,4

Pressione

Sis 95,4107,7118,7

Dia 61,462,974,0

Ipertesi 00,817,4

Come si nota i popoli con uno stile di vita primitivo e una dieta simile a quella dell'uomo del paleolitico sono liberi dall'ipertensione e non mostrano l'aumento progressivo della ipertensione dovuto all'età.


Ambard nel 1906 e Allen nel 1920 dimostrarono che la restrizione sodica provoca riduzione della pressione arteriosa, ma sopratutti Kempner colla sua famosa dieta a base di riso dimostrò che una dieta rigorosa iposodica può migliorare o guarire l' ipertensione.

Numerosi studi hanno dimostrato,che per ottenere il massimo effetto, l'apporto sodico dovrebbe essere ridotto il più possibile.

Negli ipertesi, è stato dimostrato un incremento della concentrazione di sodio nei globuli rossi e nei globuli bianchi, ciò sarebbe dovuto ad una alterazione della funzione della pompa sodio-potassio.

MIGLIAIA DI STUDI DI LABORATORIO ESEGUITI SU RATTI SODIO SENSIBILI HANNO DOCUMENTATO LE LESIONI RENALI E ARTERIOSE PROVOCATE DA DIETE AL 4% DI SODIO, PARI ALLA DIETA DEL GIAPPONE. 

 NEI RENI E' STATA ACCERTATA LA PRESENZA DI MARCATA DILATAZIONE DEI TUBULI RENALI E PRESENZA  DI GRAVE CALCIFICAZIONE GLOMERULARE .

 E' STATA OSSERVATO CHE UNA DIETA RICCA DI POTASSIO PRESERVA LA FUNZIONALITA GLOMERULARE E TUBULARE, NEI RATTI SOTTOPOSTI A DIETE IPERSODICHE.

 La restrizione del sodio riduce l' ipertrofia venticolare sinistra, riduce l' eliminazione di potassio con l'urina, previene il danno dei glo meruli negli animali da esperimento, provoca riduzione della portata cardiaca,induce riduzione delle resistenze periferiche e dello spessore parietale del ventricolo sinistro.

 Ricordiamo che un grammo di sodio necessita di 270 ml di liquidi per mantenere l'isotonia del mezzo interno.

Alcuni autori ritengono che per ogni grammo di sale in più,la pressione diastolica media aumenta di 0, 8mm di mercurio.

La popolazione occidentale consuma in media da 10 a 14 grammi di sale al giorno,,secondo alcuni autori in caso di ipertensione arteriosa grave il sodio nella dieta dovrebbe essere limitato a meno di 1 gr. al giorno.

 

L'esercizio fisico:

 


dopo esercizio aerobico la pressione a riposo si riduce stabilmente è questo il risultato di 22 studi su esercizio fisico e pressione arteriosa.

Dopo esercizio fisico compare vasodilatazione persistente, dopo allenamento la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca a riposo si riducono.

L'''esercizio fisico incrementa la sintesi di NO ( ossido nitrico) ,aumenta i recettori per l'insulina, aumenta i mitocondri delle cellule .

 

ALCOOL :


in studi controllati la riduzione dell'apporto di alcol si accompa gna a calo della pressione arteriosa, per questo motivo bisogna ridurre l'alcol a non più di 30 gr/die,(250-350 ml di vino), la cau sa dell' aumento di pressione dovuta all' alcol sarebbe l' azione magnesiurica

 

IL FUMO


Il fumo ha degli importanti effetti pressori, che durano 15-30 minuti dopo l'ultima sigaretta.

 L'azione ipertensiva è imputabile alla nicotina con la sua azione vasocostrittrice, e ai radicali liberi che si sviluppano in enorme quantità inalando il fumo di sigaretta. I radicali liberi provocano la distruzione dell'ossido nitrico(NO2),la più impor tante sostanza vasodilatatrice dell' organismo.

 

IL POTASSIO

 


Tra tutti i mammiferi l' uomo civilizzato è l'unico a seguire una dieta povera di potassio: la cottura dei cibi, la raffinazione, la conservazione  riducono difatti il potassio dei cibi.
Esistono evidenze epidemiologiche che dimostrano un rapporto inverso tra introduzione di potassio e pressione arteriosa.

Nelle popolazioni ,che seguono una alimentazione povera di potassio , esempio gli scozzesi( circa 46 mEq di potassio al di)  o gli abitanti del Tibet( 20 mEq al di )esiste una alta incidenza di cardiopatie e di ictus.

IN UNO STUDIO DELL'UNIVERSITA' DEL MINNESOTA DI KHAW E BARRETT SONO STATE INDIVIDUATE TRE FASCE DI PERSONE CON DIFFERENTE INTRODUZIONE DI POTASSIO GIONALIERO.

LA PRIMA CON INTRODUZIONE MEDIA DI 49 MEQ DI POTASSIO AL DI  PRESENTAVA UNA PRESENZA DI MORTE DA  ICTUS DEL 5.3 %.

LA SECONDA CON INTRODUZIONE DI POTASSIO MEDIA DEL 66 MEQ AL GIORNO , PRESENTAVA MORTE DA ICTUS DEL 2,1%.

LA TERZA CON INTRODUZIONE DI PIU' DI 6 MEQ AL GIORNO NON PRESENTAVA NESSUN CASO ICTUS.

 DA QUESTI DATI SI PUO' ARGUIRE CHE AUMENTANDO DI 10 MEQ L'INTRODUZIONE DI POTASSIO AL DI ,SI RIDUCE L'INCIDENZA DI ICTUS DEL 40%.

E' stato inoltre accertato che una deplezione di potassio peggiora l'ipertensione. Secondo alcuni autori il contenuto corporeo di potassio è negativamente correlato con la pressione arteriosa.

Queste azioni favorevoli del potassio sarebbero dovute alla sua azione natriuretica e all'aumento indotto dal potassio di prostaglandine vasodilatatrici.

Nella popolazione un aumento degli alimenti naturali ricchi di potassio come frutta, patate, soia e fagioli e una riduzione degli alimenti ricchi di sodio e poveri di potassio può apportare enormi vantaggi.

 

MOLTISSIMI STUDI DI RICERCA INDICANO CHE UNA DIETA RICCA DI POTASSIO PREVIENE LE LESIONI DELLE ARTERIE RENALI E CEREBRALI , ANCHE SE GLI INDIVIDUI RESTANO IPERTESI.

LA DIETA RICCA DI POTASSIO  TENDE INOLTRE AD ABBASSARE I LIVELLI PRESSORI.(TOBIAN L,JAHRER  T,JOHNSON MA. AM-J.HYPERTENS 3:133,1990).

 Il 25% della popolazione adulta è difatti ipertesa e l'incidenza è superiore al 50% negli anziani.


Milioni di bambini e di giovani si dirigono verso l ipertensione.

 

Gli studi  indicano che la riduzione dell'introduzione di sodio con la dieta e   l'aumento della assunzione di  potassio  inducono miglioramento dell'ipertensione e possono  aumentare  la durata della esistenza    e il modo di vivere di milioni di persone. 

 

ALIMENTI DA PREFERIRE:

 


Frutta e verdura cruda sino a 6-8 pasti al giorno, noci, prugne secche, verdura cruda o lessa, legumi (fagioli, lenticchie, fave, piselli ), cereali integrali (pasta, pane integrali non salati e senza grassi aggiunti ), riso integrale, soia in tutte le forme, pesce, latte a 0 grassi, albume di uovo sodo, fiocchi di avena, di soia, di grano non salati e comunque tutti i cibi naturali ricchi di potassio, magnesio, vitamine, fibre, poveri di sodio; acque minerali povere di sodio.

Tra gli alimenti contenenti carboidrati ,preferire quelli a basso indice glicemico e a basso carico glicemico  per evitare l'iperinsulinemia reattiva .

E' tassativo aumentare gli alimenti ricchi di Omega 3 :(pesce , semi di lino , noci  , verdure crude, olio di oliva ,frutta,alghe (spirulina)   e ridurre gli alimenti ricchi di Omega 6 :(oli di semi vari , carni di allevamento  prodotti caseari etc).


E' COMUNQUE DETERMINANTE EQUILIBRARE LE CALORIE IN ENTRATA ALLE CALORIE IN USCITA.