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SITO 1° CLASSIFICATO IN ITALIA 
E GIA' 1° NEL MONDO PER PROBLEMI DI MEDICINA

:
 
I GRASSI OMEGA 3 (DERIVATI DALL'ACIDO LINOLENICO,CON FORMULA  C 18H30O2 ),I GRASSI OMEGA 6 (DERIVATI DALL'ACIDO LINOLEICO, C 18H32O2)  ,I GRASSI OMEGA 9 (DERIVATI DALL'ACIDO OLEICO, C 18H34O2 ).
QUESTI GRASSI SONO DETTI POLINSATURI PERCHE'  LA LORO CATENA COMPRENDE VARI DOPPI LEGAMI. 
 
I NUMERI 3-6-9  INDICANO LA POSIZIONE DEL DOPPIO LEGAME A PARTIRE DALL'ULTIMO ATOMO DI CARBONIO .
 
 
 
 
OMEGA 3 ,TELOMERI  ,INVECCHIAMENTO
 
 
 
 
 
I telomeri sono la regione terminale dei cromosomi, essi vengono accorciati ad ogni replicazione del DNA.
L'accorciamento dei telomeri è associato all'invecchiamentocellulare e dell'intero organismo.
Quando i telomeri diventano troppo corti, le cellule entrano in una forma di morte programmata  ,non possono dividersi ulteriormente e mantenere l'integrità dei tessuti.
In particolare l'erosione dei telomeri è osservata  nel 97% dei tessuti precancerosi.
 
In un recentissimo studio del 24/1/2010 edito su JAMA 2010;303(3):250-257  di Ramin Farzaneh-Far , md e coll. dell'Univ. di San Francisco e dell'Univ, del South Dakota  è stato studiato l'accorciamento dei telomeri in 608 coronaropatici , reclutati dal 2000 al 2002 e seguiti fino al  gennaio 2009 per un periodo di 6 anni circa .
Sono stati studiate le lunghezze dei telomeri dei leucociti all'inizio e dopo 5 anni.
  E' STATA OSSERVATA UNA  DIMINUIZIONE DELL'ACCORCIAMENTO  DEI TELOMERI DEI GLOBULI BIANCHI  PROPORZIONALE AL LIVELLO EMATICO DI GRASSI  MARINI.
 OGNI AUMENTO DELL'1% DI DHA e EPA ERA ASSOCIATO AD UNA RIDUZIONE DEL 32 %DI ACCORCIAMENTO DEI TELOMERI.
LA RIDUZIONE DELL'ACCORCIAMENTO DEITELOMERI COMPORTA 
LA RIDUZIONE DELLA VELOCITA'DELL'INVECCHIAMENTO  E AUMENTO DELLA LONGEVITA'.
PER LA PRIMA VOLTA   E' STATA DOCUMENTATA IN MEDICINA L 'EFFICACIA DI UN FARMACO SUI TELOMERI.
 
 
 
 
 
OMEGA 3 E PROTEINA  C
 
 
 
 
 
La proteina C è un  importante marcatore di infiammazione-
 
Un elevato livello di PROTEINA C nel sangue è un forte predittore di infiammazione dei vasi sanguigni.
I livelli normali di Proteina C nel sanue  sono di meno di 1 mg per litro di sangue.
I livelli da 1 a 3 mg indicano un moderato rischio di malattia coronarica.
I livelli sopra i 3mg litro indicano alto rischio di malattia coronarica e ictus.
 
Ricercatori dell'Università di Callaghan in Australia hanno esaminato  il rapporto tra PROTEINA C e OMEGA 3 in 124   adulti -
 I pazienti sono stati suddivisi in 3 terzili secondo il livello di PROTEINA C nel sangue :
Inferiori ad 1 mg , da 1 a 3 mg , > i 3 mg.
 La concentrazione di PROTEINA C REATTIVA è risultata negativamente correlata al livello degli  OMEGA 3 ematici.(Micallef e all. Eu.J.Clinic Nutrition2009).
Anche le varie statine , l'ezetimibe e il rosiglitazone riducono il livello della PROTEINA C nel sangue.
 
 
 
 
 
CARATTERISTICHE DEGLI OMEGA 3
 
 
 
 
 
 
 
I GRASSI POLINSATURI  SONO LIQUIDI A TEMPERATURA AMBIENTE E RIMANGONO FLUIDI ANCHE SE SONO REFRIGERATI E GHIACCIATI.
I GRASSI MONOINSATURI SONO LIQUIDI A TEMPERATURA AMBIENTE E SOLIDI SE REFRIGERATI ,I GRASSI SATURI SONO SEMPRE SOLIDI .
GLI ANIMALI DEL NORD E I PESCI IN PARTICOLARE , CHEDEVONO AFFRONTARE TEMPERATURE MOLTO BASSE HANNO LE MEMBRANE CELLULARI RICCHISSIME DI ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 3.
.
I GRASSI POLINSATURI SONO NECESSARI PER LA FORMAZIONE DEI FOSFOLIPIDI DELLE MEMBRANE DI TUTTE LE CELLULE  , I GRASSI DEI FOSFOLIPIDI DI MEMBRANA SONO IN PARTE SATURI, IN PARTE POLINSATURI  OMEGA 3, IN PARTE OMEGA  6.
 
LA ELASTICITA' E LA  FLUIDITA' DELLE MEMBRANE CELLULARI DIPENDE IN BUONA PARTE  DALLA  QUALITA'  DEI GRASSI ALIMENTARI , IN PARTE DAL COLESTEROLO  .
 
LA PERDITA DELLA FLUIDITA' DELLE MEMBRANE RENDE LE CELLULE PIU' SUSCETTIBILI ALLE MALATTIE  E ALLA MORTE .
 
L'IMPORTANZA DELLA  FLUIDITA'DELLEMEMBRANE E' ENORME , PERMETTE E MIGLIORA GLI SCAMBI E  LE COMUNICAZIONI INTERCELLULARI E DELLE CELLULE CON L'AMBIENTE ESTERNO .
 
I GRASSI OMEGA 3, DIVERSAMENTE DAI GRASSI SATURI , RENDONO LE MEMBRANE CELLULARI PIU' MORBIDE E PERMEABILI,DIMINUISCONO L 'AGGREGAZIONE E L'ADESIONE INTERCELLULARE , AUMENTANO IL TEMPO DI SANGUINAMENTO, ESPLICANO UNA  AZIONE VASODILATATRICE, POSSEGGONO AZIONE ANTIINFIAMMATORIA , RIDUCONO LA VISCOSITA' DEL SANGUE ,MIGLIORANO LA CAPTAZIONE DELL'OSSIGENO DA PARTE DEI GLOBULI ROSSI .
 
I GRASSI OMEGA 3 PER QUESTE MOLTEPLICI PROPRIETA'    RIDUCONO   LO SVILUPPO DEI TUMORI,DEL MORBO DI ALZHEIMER , DEL  DIABETE 2°,DELLE PLACCHE ATEROMATOSE ,  DELL'ARTRITE ,DELL'IPERTENSIONE ,DELL'INFARTO   . 
 
 NEL CERVELLO DOVE ESISTE UN ALTO CONTENUTo DI LIPIDI ( 60%),  ESISTE  UNA FORTE PRESENZA DI OMEGA3(L'ACIDO DOCOSOESANOICO  E' AL 20%) ; GLI OMEGA 3 DETERMINANOMIGLIORAMENTO DELLA FLUIDITA' DELLE MEMBRANE INDUCONO L'AUMENTO DELLA MEMORIA,DELL'APPRENDIMENTO  DELLA CONCENTRAZIONE , INFINE REGOLANDO L'UMORE E   L'ECCITABILITA' DEGLIINDIVIDUI MIGLIORANO LA DEPRESSIONE .
 
 LA PIU' ALTA CONCENTRAZIONE DI  ACIDO DODESANOICO SI HA NELLA RETINA (60%),SERVE PER LA TRASFORMAZIONE DELLA LUCE IN ENERGIA NERVOSA .
 
I GRASSI OMEGA 3 SI TROVANO NELLA CARNE DI FOCA , NEL TONNO ,NEL SALMONE , NELL' HALIBUT , NEL KRILL , NELLE ALGHE .
OMEGA 3 SI TROVANO ANCHE NEI SEMI DI LINO E NELLE NOCI.
I SINTOMI DI CARENZA DI OMEGA 3 SONO:
ASTENIA,IPERTENSIONE SCARSAMEMORIA,PELLE SECCA ,DEPRESSIONE , CAMBI FACILI DI UMORE.
 
 I GRASSI POSSONO ESSERE CLASSIFICATI  IN GRASSI BUONI E GRASSI MENO BUONI , I POLINSATURI OMEGA 6 E OMEGA 3 E I MONOINSATURI SONO TRA I GRASSI BUONI ,I GRASSI SATURI SONO TRA I MENO BUONI, I GRASSI IDROGENATI SONO MOLTO PERICOLOSI E  DA EVITARE . 
 
I GRASSI OMEGA 3: SONO L'ACIDO ALFA LINOLENICO A 18 ATOMI DI CARBONIO , L'ACIDOEICOSOPENTANOICO(EPA) A 20 ATOMI DI CARBONIO E 5 DOPPI LEGAMI  , L'ACIDO DOCOSOESANOICO(DHA) A 22 ATOMI DI CARBONIO E 6 DOPPI LEGAMI.
 
I GRASSI OMEGA 6: SONO L'ACIDO GAMMA LINOLENICO A 18 ATOMI DI CARBONIO  E 3 DOPPI LEGAMI(GLA ), L'ACIDO DIHOMOGAMMALINOLEICO A 20 ATOMI DI CARBONIO (DHGLA), L' ACIDO ARACHIDONICO A 20 ATOMI DI CARBONIO E 4 DOPPI LEGAMI  (ARA).
 
I GRASSI OMEGA 9 SONO DEI GRASSI MONOINSATURI , COME QUELLI DELL'OLIO DI OLIVA.
 
I GRASSI POLINSATURI SONO DEFINITI ESSENZIALI IN QUANTO L'ORGANISMO NON RIESCEA SINTETIZZARLI ,ESSI  SONO L'ACIDO LINOLENICO ,L'ACIDO LINOLEICO .
 
IL  FABBISOGNO GIORNALIERO E' DI  9-18 GRAMMI PER L'ACIDO LINOLEICO ,DI 2-9 GRAMMI PER L'ACIDO LINOLENICO.
LE PATOLOGIE SENSIBILI AGLI OMEGA 3 SAREBBERO :
 
IPERTENSIONE
DEPRESSIONE
DIABETE
IPERTRIGLICERIDEMIA
PSORIASI
ARTRITE REUMATOIDE
ARITMIE
MALATIE CARDIOVASCOLARI
 
 
 
 
 
 
PROSTAGLANDINE
 
 
 
 
 
 
I GRASSI OMEGA 3 E OMEGA 6 ,OLTRE CHE NELLA STRUTTURA DELLE MEMBRANE , SONO NECESSARI PER LA SINTESI    DELLE PROSTAGLANDINE,SOSTANZE CHE HANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA SINTESI DEGLI ORMONI, NELLA FUNZIONE IMMUNITARIA ,NELLA REGOLAZIONE DELL'INFIAMMAZIONE E DEL DOLORE,NELLA COAGULAZIONE  ,NELLA VASOCOSTRIZIONE E NELLE FUNZIONI CARDIACHE E POLMONARI, NELLE ALLERGIE .
 
SIA GLI OMEGA 3 SIA GLI OMEGA 6  SONO CONVERTITI IN PROSTAGLANDINE .
 
 
LE PROSTAGLANDINE SONO DI 3 TIPI:
 
PG1, PG2, PG3.
 
 
LE PG1 HANNO NUMEROSIEFFETTIBENEFICI;RIDUCONO L'INFIAMMAZIONE,INIBISCONO LA COAGULAZIONE DEL SANGUE ,PER L' AZIONE ANTIINFIAMMATORIA RIDUCONO  IL GONFIORE ,IL DOLORE ,L'ARROSSAMENTO.
 
LE PG2 HANNO L'EFFETTO OPPOSTO ALLE PG1 E QUANDO SONO IN ECCESSO HANNO AZIONE DELETERIA.
LE PG2 AUMENTANO FORTEMENTE L'INFIAMMAZIONE
SVOLGONO AZIONE VASOCOSTRITTRICE E INDUCONO LE REAZIONI ALLERGICHE  E LA COAGULAZIONE.
 
LE PG3 RIDUCONO LA FORMAZIONE DELLE PG2 E COSI SVOLGONO AZIONE ANTIINFIAMMATORIA E ANTIALLERGICA.
 
 
GLI OMEGA 6 FAVORISCONO LA SINTESI DELLE PG2 , GLI OMEGA 3 FAVORISCONO LA SINTESI DELLE PG3.
 
 
POICHE'L'ALTATEMPERATURA, LA COTTURA , L'OSSIGENO E LA LUCE DISTRUGGONO L'ACIDO LINOLENICO E GLI OMEGA 3 DEL PESCE ,IL CONSUMO DI OMEGA 3 E' DIVENTATOATTUALMENTE INSUFFICIENTE NEI PAESI OCCIDENTALI .
 
OGGI SI STIMA   CHE L'ALIMENTAZIONE ODIERNA 
CONTENGA UN VENTESIMO DEGLI OMEGA 3, INGERITI 100 ANNI FA .
 
 
 
GRASSI ESSENZIALI :
 
 

I migliori grassi sono quelli liquidi a temperatura ambiente, che contengono i grassi detti essenziali, perché senza la loro presenza la vita diventa impossibile.

 

Questi grassi si comportano nell' organismo in modo antagonista .

Mentre gli Omega 6 promuovono l' infiammazione, la coagulazione, la aggregazione piastrinica, l'adesione cellulare  e la
 crescita tumorale , gli Omega 3 hanno azione opposta .

Molti scienziati credono che molte  malattie attuali siano provocate dall'alterato rapporto tra  gli Omega 3 e gli  Omega 6.

 Tutti i mammiferi seguono e gli uomini del paleolitico seguivano  una dieta con rapporto omega 6 -omega 3 pari a  1 a 1, i cambiamenti  dell' alimentazione dei nostri tempi  con l'uso eccessivo di carboidrati e  di oli di semi hanno portato ad un rapporto 20 /30 a 1 tra Omega 6 e Omega 3.
 
 
  
IL PARADOSSO DI ISRAELE :
 
 
 
IN  ISRAELE ESISTE IL PIU' ALTO RAPPORTO AL MONDO OMEGA 6/ OMEGA 3 , 8% PIU' ALTO CHE NEGLI STATI UNITI , 12% PIU' ALTO CHE IN EUROPA. 
 
IN EFFETTI LA POPOLAZIONE ISRAELIANA HA IL PIU' ALTO INTROITO DI OMEGA 6, DA OLIO DI SEMI 
 .
QUESTO ECCESSO DI OMEGA 6 HA UN COSTO ALTISSIMO : MAGGIOR PREVALENZA AL MONDO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI , DI DIABETE 2°, DI IPERTENSIONE DI OBESITA', ASSOCIATE AD IPERINSULINEMIA E AUMENTATA RESISTENZA ALL'INSULINA .
 
ESISTE INOLTRE UNA FORTE INCIDENZA DI CANCRO  .
 
 E' IL COSIDETTO PARADOSSO DI ISRAELE .
 
( DA DEPARTMENT OF MEMBRANE RESEARCH, WEISMANNINSTITUTE,REHOVOT  ISRAEL).
 
 
 
 
CARENZA DI OMEGA 3 E MORTALITA'
 
 
 
 
Secondo una pubblicazione della National Library of medicine USA  la carenza di omega 3 e' l'ottava causa di morte negli USA.
 
Le cause di mortalità sono:
 
1) fumo  :da 436000 a 500000 morti per anno.
2)ipertensione : da 372000 a 414000 morti
3)obesità da 188000 a 237000 morti
4)mancanza di attivita' fisica da 164000 a222000 morti
5)iperglicemia da 163000 a 217000 morti
6)colesterolo LDL alto da 94000 a 124000 morti
7)alto consumo di sale da 97000 a 107000 morti
8)carenza di omega 3 da 72000 a 96000 morti
9)alti grassi idrogenati nella dieta da 63000 a 97000 morti
10)uso di alcol da 51000 a 69000 morti
11)basso cosumo di frutta e verdura da 44000 a 74000 morti.
 
 
 
 
 
CONTENUTO DI OMEGA 3 E OMEGA 6:
 
 
 
I grassi Omega 6 sono contenuti sopratutto in  oli vegetali come l'olio di mais ,di girasole e quello di soia e  hanno origine dall'acido linoleico.

I grassi  Omega 3  sono contenuti nell' olio di seme di lino, nell'olio di noci e nell'olio di pesce ;i grassi dell'olio di noci e di lino contengono acido alphalinolenico, quelli dell' olio di pesce contengono acido eicosapentanoico (EPA) e acido docosoesanoico (DHA).

L' acido alphalinolenico può essere trasformato nel nostro organismo in EPA e in DHA, negli anziani questa trasformazione è difficoltosa e ridotta.

Nel 1970 studiosi danesi notarono che tra gli esquimesi con una dieta molto ricca di pesce e di  Omega 3 esisteva un bassissimo numero di casi di diabete , tumori  ,infarti e ictus.

Questi benefici effetti sono dovuti alla soppressione della sintesi di trombossano e all'accelerazione dell'azione trombolitica da parte degli Omega 3.

E' stato anche dimostrato che i 3 omega riducono la sintesi di leucotriene B4, di interleukina-1, del fibrinogeno, del fattore di crescita piastrinico, tutte sostanze ad azione proaterogena e proaggregante.
 
 Gli omega 3 sono invece precursori dei leucotrieni di B 5, composti con azione più blanda dei leucotrieni B  4.
 

Si ha infine per azione dei 3 Omega un aumento della sintesi delle prostaglandine di serie  3, queste ultime modulano l'aggregazione piastrinica ,riduconol'infiammazione e inducono vasodilatazione.
 

IN DEFINITIVA I GRASSI DEL PESCE ( 3 OMEGA) DETERMINANO AZIONE ANTIINFIAMMATORIA , VASODILATAZIONE,RIDUZIONE DELLA VISCOSITA DEL SANGUE , DELLA  ADESIONE CELLULARE  E  DELL' AGGREGAZIONE' PIASTRINICA.
 
UNA  ALTRA AZIONE DEGLI OMEGA 3 E' QUELLA DI SOPPRIMERE LA SECREZIONE EPATICA DEI TRIGLICERIDI, PERTANTO ESSI SONO UTILI NELLE IPERTRIGLICERIDEMIE CONGENITE .
 
NEI PESCI DEI MARI DEL NORD LA ALIMENTAZIONE RICCA DI OMEGA 3 RENDE LE MEMBRANE DEI GLOBULI ROSSI PIU' DEFORMABILI , MENO RIGIDE E PERMETTE DI SUPERARE DELLE TEMPERATURE BASSISSIME .

 
Si è anche notato che il trattamento con olio di pesce è efficace nella terapia della colite ulcerosa, del diabete 2, dell'asma ,dell'artrite reumatoide, della sindrome diRaynaud,dell'emicrania ,della psoriasi , dell'eczema .
 

 
 MORTE IMPROVVISA :
 
 

La morte improvvisa è dovuta nel 50-60%dei casi ad aritmia ventricolare sostenuta .

 Uno studio Americano ha dimostrato che la somministrazione di omega 3   riduce fino al 50% la morte improvvisa, altrettanto hanno dimostrato uno studio italiano, uno danese, uno greco.

 Lo studio GISSI -prevenzione trial ha incluso 11324 soggetti con infarto recente, che sono stati suddivisi in 4  gruppi , un gruppo(2830) era trattato con 300 mg di vit E, un gruppo(2836) con 1 gr.  di omega 3, un gruppo(2828) con placebo, un gruppo (2830)con entrambi i farmaci  .
 Dopo 3 anni e mezzo il gruppo trattato con omega 3 ha avuto il 45% in meno  di morte improvvisa  e il 20%in meno di mortalità per ogni causa .
 
IN UNO STUDIO DURATO 30 MESI IN  SCIMMIE E 12 SETTIMANE NEI RATTI  , SI SONO STUDIATI GLI EPISODI  DI ARITMIA MORTALE PROVOCATI DAI GRASSI SATURI ,DAGLI OMEGA 6 E DAGLI OMEGA 3, LA PERCENTUALE DELLE ARITMIE E' STATA   DEL 45% CON I GRASSI SATURI , DEL 8% CON GLI OMEGA 6 , E 0 CON OMEGA 3 (OLIO DI PESCE).
 
UN BASSO CONTENUTO DI EPA E DHA NELLE MEMBRANE DEI GLOBULI ROSSI  (CHIAMATO INDICE DEGLI OMEGA 3) E' CONSIDERATO UN RISCHIO DI MORTE IMPROVVISA NEI CORONAROPATICI .
 
 IL VALORE DI SICUREZZA DI QUESTO INDICE  E'L' 8% , QUESTO INDICE MIGLIORA CON LA SOMMINISTRAZIONE DI OMEGA 3.
 
GLI OMEGA 3 RIDUCONO LA VISCOSITA' DEL SANGUE ,AUMENTANO LA FLUIDITA' DELLE MEMBRANE DEI GLOBULI ROSSI E NE AUMENTANO LA DEFORMABILITA' , IN MODO CHE POSSANO MUOVERSI MEGLIO ATTRAVERSO I CAPILLARI.
 
SECONDO UNA RICERCA MOLTO RECENTE L'ACIDO DODESANOICO(DHA) E L'ACIDOEICOSOPENTANOICO( EPA) AGIREBBERO SULLO SCAMBIATORE DEL SARCOLEMMA SODIO/IDROGENO ( NA/H ) ,INIBENDOLO.
 LO SCAMBIATORE NA/H SCAMBIA IDROGENO CONTROSODIO ,FAVORISCE PERTANTO L'AUMENTO DEL SODIO E DEL CALCIO INTRACELLULARE CON INSORGENZA DI ARITMIE .
L'INIBIZIONE DELLO SCAMBIATORE DA PARTE DEGLI OMEGA 3 SPIEGA  LA LORO AZIONE CARDIOPROTETTIVA E ANTIARITMICA.
 
 
 
DEPRESSIONE E OMEGA 3:
 
 
 
NUMEROSI STUDI HANNO ACCERTATO NEI SOGGETTI DEPRESSI UNA RIDUZIONE DEL CONTENUTO DI OMEGA 3 NELLE LORO MEMBRANE DEI GLOBULI ROSSI .IN PARTICOLARE SI E'ACCERTATA UNA RIDUZIONE DELL'ACIDO DOCOSOESANOICO.(PEET M.MURPHY B.E COL.UNIVERSITA' DI SHEFFIELD UNITED KINGDOM).TANTO PIU' E'RIDOTTO IL CONTENUTO DIOMEGA 3 TANTO PIU' E' GRAVE LA DEPRESSIONE.
 
 
 
 
IPERTRIGLICERIDEMIA:
 
 
 
GLI OMEGA 3 RIDUCONO IL LIVELLO DEI TRIGLICERIDI, INIBENDO LA SINTESI DI TRIGLICERIDI NEL FEGATO E LA SINTESI DELLE LIPOPROTEINE VLDL .
IN UNO STUDIO IL DOSAGGIO RICHIESTO E' STATO DI 4 GR .AL GIORNO, IL CALO DEI TRIGLICERIDI E' STATO   DEL 25-30%.
 
 
OMEGA 3 E  GRAVIDANZA:
 
 
 L' OMEGA 3 ,ACIDO DODESANOICO  E' IL PIU IMPORTANTE ACIDO GRASSO NEL SISTEMA NERVOSO SIA PER LA STRUTTURA SIA PER LE FUNZIONI.
 
I RISULTATI DEGLI STUDI FATTI IN DONNE GRAVIDE  INDICANO CHE L'USO DEGLI OMEGA 3 E' UTILE SIA ALLA MADRE CHE AI FIGLI.
 
 
OMEGA 3 E SISTEMA NERVOSO:
 

Gli acidi 3.Omega svolgono azione molto importante nel metabolismo cerebrale, il cervello umano è un grande consumatore di acido docosoesanoico  DHA, un cervello adulto ne contiene più di 20 gr.

Bassi livelli di DHA sono legati a bassi livelli di serotonina, con aumentata tendenza alla. depressione, al suicidio, alla violenza.
 
Un adeguato introito di DHA e di EPA, è molto utile in gravidanza, perché i 3. Omega contribuiscono in modo decisivo alla formazione della corteccia cerebrale(20%) e della retina (60%).
 
LO STUDIO OLANDESE, ROTTERDAM STUDY HA DIMOSTRATO CHE UNA ALIMENTAZIONE RICCA DI PESCE PROTEGGE DALL'INSORGENZA DEL  MORBO DI ALZHEIMER .

Le diete vegetariane sono carenti di  Omega 3; si calcola che l' alimentazione attuale nel mondo occidentale sia carente di Omega 3 e sia  molto ricca di Omega 6.
 
 
 
DEGENERAZIONE MACULARE DELLA RETINA:
 
 
 
LA DEGENERAZIONE MACULARE DELLA RETINA (ARMD) E' LA PRINCIPALE CAUSA DI CECITA' NEI SOGGETTI SOPRA I 50 ANNI.
 UNO STUDIO UNIVERSITARIO AUSTRALIANO SU 3564 SOGGETTI  SOPRA I 49 ANNI ,HA VALUTATO IL CONSUMO DI PESCE E LA PRESENZA DI DEGENERAZIONE MACULARE DELLA RETINA  .
IL CONSUMO DI PESCE E' INVERSAMENTEPROPORZIONALE ALL'INSORGENZA DELLA MACULOPATIA DELLA RETINA .(SMITH W. MITCHELL P. E COLL .ARCH. OPHTALMOLOGY 2000 MAR,118(3):401/4.
 

I supplementi di olio di pesce si sono dimostrati innocui, usati per molti anni, con dosi fino a 18 gr al giorno.
 
 
 CONTENUTO IN OMEGA 3 NEL PESCE  PER 100 GR.:
 
 
SALMONE     3,8 GR
TONNO         3,8 GR
ACCIUGA      2,3 GR
SGOMBRO    2,1 GR
SARDA         1,7 GR
ANGUILLA    1,9 GR
CEFALO       1,3 GR
P. SPADA     1,2 GR
 
 
OMEGA 3  E ARTRITE REUMATOIDE :
 
 
NUMEROSI STUDI HANNO ACCERTATO CHE GLI OMEGA 3 IN ALTE DOSI ,ALMENO 3 GR AL GIORNO RIDUCONO LA RIGIDITA' DEL MATTINO  E RIDUCONO IL GONFIORE DELLE ARTICOLAZIONI ,
 QUESTI RISULTATI COMPAIONO DOPO ALMENO 12 SETTIMANE DI CURA .
 
 
 
OMEGA 3 E INFARTO:
 
 
 Recenti ricerche hanno documentato il successo ottenibile con l’acido LINOLENICO(ALA), appartenente al gruppo degli acidi grassi OMEGA 3 nella prevenzione dell’infarto, del reinfarto e di numerose altre malattie. 

I primi studi sugli OMEGA 3 furono fatti tra gli Esquimesi , che hanno una dieta ricchissima di pesce, con un contenuto di 2/3 di grassi sul totale delle calorie.

Gli Esquimesi che hanno un alto contenuto di OMEGA 3 nelle membrane dei globuli rossi presentano rari casi di malattie cardiovascolari.

Nel 1999 lo studio GISSI pubblicato da LANCET ha
 dimostrato che 1 gr di grassi OMEGA 3 al giorno, somministrato in pazienti con pregresso infarto ha ridotto la mortalità totale del 20% e la mortalità cardiaca improvvisa da arresto cardiaco del 45%.

Uno studio su 1800 lavoratori di Western Elettric , iniziato nel 1957 ha dimostrato che chi mangiava pesce regolarmente riduceva il rischio di infarto del 60% e di malattia coronarica del 34% (J.Stamler A.Orencia THE NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE3361046-1053(APRIL10,1997)

Uno studio dell’Università di Harvard nel 1999 dei prof Stampfer MJ, Willet WC e coll. ha esaminato il consumo di acido linolenico e il rischio di infarto. (Am. J Clin. Nutr.1999
 May ;69(5):827-8.)

In questo studio durato 10 anni sono state controllate 76283 donne, senza precedenti per cardiopatia ischemica e per cancro : in questi 10 anni sono stati documentati 232 infarti fatali e 597 infarti non mortali.

I soggetti con maggiore introduzione di acido linolenico hanno avuto minor numero di infarti con riduzione fino al 45%.

In questo studio è stato osservato anche che le donne con più alto livello di acido linolenico nel tessuto adiposo mammario presentano il 60% in meno di cancro mammario. (Eur J Cancer 2000;36:335-340)

In un altro studio di Renaud S. del 1995, 600 soggetti con pregresso infarto sono stati seguiti per 6 settimane.
 Nei gruppi trattati con acido linolenico si è osservata una riduzione della mortalità dal 70 al 76%.

In uno studio di Ferretti e Flanagan del 1996 è stata studiata l’azione antitrombotica dell’acido LINOLENICO dosato al 5,1% ,in vivo misurando nell’urina i metaboliti del TROMBOSSANO e di PGI2 , gli eicosanoidi procoagulanti, vasocostrittori e proaggreganti :
I metaboliti di questi eicosanoidi sono diminuiti del 34% dopo il trattamento con acido linolenico.

In uno studio dell’Università di Marsiglia colla somministrazione di 60 mg di acidodocosoesanoico /kg/ giorno in 8 gruppi di ratti, si è osservato un miglioramento dell’attività della pompa del sodio , sino al 145%.(A.Diemli-Shipkolye, D.Raccah, e all. Journal of Membrane Biology) 

In uno studio recente di Ferretti e coll. la somministrazione
 di Acido docosoesanoico ha dimostrato azione antitrombotica in quanto ha ridotto la sintesi di trombossano, senza ridurre i livelli di prostaciclina.
 
SINTESI DI OMEGA 3 E OMEGA 6 :

L’acido LINOLENICO A 18 atomi di carbonio  da origine negli organismi viventi tramite gli enzimi elongasi e delta 5-6 desaturasi agli acidi grassi OMEGA 3 ACIDO EICOSAPENTANOICO (EPA) a venti atomi di carbonio e ACIDO DOCOSOESANOICO (DHA) a ventidue atomi di carbonio (i grassi del pesce) , l’acido LINOLEICO da origine invece agli acidi Gamma –linolenico (GLA) e Dihomogamma-linolenico(DGLA) e infine all’acido ARACHIDONICO tramite gli enzimi delta 5 desaturase ,elongase , delta 6 desaturase.

LA DELTA 5 DESATURASE E’ L’ENZIMA FONDAMENTALE PER LA SINTESI SIA  DELL’ACIDO ARACHIDONICO SIA DELL’ACIDO DOCOSOESANOIC O.
 
La attività di questo enzima decresce con l’età, e viene bloccata dai grassi idrogenati e dai grassi saturi e da carenze di vitamine e minerali.

Gli ’alimenti più ricchi di acido LINOLENICO sono i semi di lino crudi , per 100 grammi contengono 22,8 gr di acido LINOLENICO, ricche sono anche le noci e l’olio di canola (semi di rapa) , la dose consigliata è di 10 grammi di semi di lino al giorno.

I seguenti alimenti sono ricchi di OMEGA 3:

ALGHE E SPIRULINA
FAGIOLI
SEMI DI LINO
OLIO DI SEMI DI LINO
CEREALI INTEGRALI
TOFU
NOCI

FOGLIE VERDI
OLIO EXTRAVERGINE DI OLICA.

Gli alimenti più ricchi di OMEGA 6 sono i vari oli di semi , il 
burro, i grassi del latte , i grassi della carne alimentata a mangime. 

Gli Omega 6 e gli Omega 3 sono competitivi tra di loro e usano gli stessi enzimi DELTA 5 DESATURASE, ne consegue che un eccesso di Omega 6 blocca la produzione di OMEGA 3 e un eccesso di Omega 3 blocca la sintesi di Omega 6. (J Nutr.2000 August;130(8):1925-31).



IN STUDI SU ANIMALI SU RISTENOSI DOPO ANGIOPLASTICA GLI OMEGA 3 HANNO RIDOTTO
 L’IPERPLASIA DELL’INTIMA.
 
I CARBOIDRATI  INDIRETTAMENTE TRAMITE L'AZIONE DELL'INSULINA, PROVOCANO LA SINTESI DI ACIDO ARACHIDONICO E DI OMEGA 6 .

DIFATTI L’ INSULINA STIMOLA LA 5-DESATURASE A PRODURRE ACIDO ARACHIDONICO .

 Una alimentazione ricca di pesce contenente
 OMEGA 3 (SALMONE ,SGOMBRO, PESCE AZZURRO, TONNO) e l’associazione di ACIDO LINOLENICO(contenuto nei semi di lino), riconducendo il rapporto OMEGA 6- OMEGA 3 a valori migliori diventa una autentica salvavita  per la prevenzione di molte malattie, specie cardiovascolari.
 

 OMEGA 3 E OMEGA 6 E CANCRO :



Numerose    ricerche indicano che i grassi polinsaturi del pesce ,OMEGA 3   riducono   il rischio     del cancro e ne ostacolano la crescita e la diffusione .

In contrasto i grassi polinsaturi  OMEGA 6 ,   sviluppano tramite  l'ossidazione dell' acido   ARACHIDONICO  , mediata     dagli   enzimi CICLOSSIGENASI e LIPOSSIGENASI numerosi tipi di    carcinogeni (ad es. LO5-L8-LO12 ) .

LE  CORONAROPATIE ,L'ARTRITE   REUMATOIDE, l'ASMA    ,IL CANCRO ,  LE ALLERGIE  LE MALATTIE     IMMUNITARIE  ,LA PSORIASI ,, SONO   CARATTERIZZATE     DA AUMENTO  DEL   LIVELLO DELLE  CITOCHINE E DELL'  INTERLEUKINA 1   E    DALL'AUMENTO    DEL  LEUKOTRIENE B4  TUTTE SOSTANZE ORIGINATE DAI  GRASSI OMEGA 6.

L' INTERLEUKINA 1 E' UNA CITOCHINA SECRETA DAI   GLOBULI BIANCHI  E DAI MACROFAGI,    DAI    MONOCITI ,   DALLE     CELLULE DENDRITICHE.

L'INTERLEUKINA 1   GIUOCA UN RUOLO   FONDAMENTALE   NELLA     RISPOSTA INFIAMMATORIA  ALLE INFEZIONI .

I SOGGETTI AFFETTI DAI TUMORI     RISPONDONO       ALLA SOMMINISTRAZIONE DEGLI OMEGA   3    DIMINUENDO     LA QUANTITA'   DELLE CITOCHINE.


La produzione della  prostaglandina PGE2 che favorisce la crescita dei tumori  , aumenta   con l' eccessiva alimentazione di OMEGA 6 ed è ridotta dagli acidi OMEGA 3 .

IN UN RECENTE STUDIO(2005) COMPARSO SU INTERNATIONAL JOURNAL OF CANCER SI E' ACCERTATO CHE GLI OMEGA 3 PROTEGGONO DALLO SVILUPPO DEL CANCRO ,ATTIVANDO LA SINTESI DI UN ENZIMA ,CHIAMATO SFINGOMIELINASE.

QUESTO ENZIMA GENERA IL RILASCIO DI CERAMIDE , UN COMPOSTO CHE ATTIVA IL GENE P 21   TUMOR SUPPRESSOR , CHE CAUSA LA MORTE DELLE CELLULE DEL CANCRO.

EPIDEMIOLOGIA :

Gli Esquimesi hanno una scarsa incidenza di malattie cardiovascolari , di morbo di Alzheimer e di cancro : la loro dieta è costituita al 50% da grassi provenienti dal pesce tipo OMEGA 3 . 
Gli Esquimesi consumano circa 7-10 gr al giorno di OMEGA 3 , gli Americani del Nord consumano 0,12 gr al giorno di OMEGA 3. La struttura delle membrane cellulari è costituita approssimativamente da grassi(40% suddivisi tra fosfolipidi e colesterolo) ,dalle proteine (55% ) circa e in minore proporzione dai carboidrati (5%) . 
I GRASSI SATURI ad es. il burro e il lardo ect ,sono solidi sia a temperatura ambiente sia a molto basse temperature . 
Questo tipo di grassi rende le membrane dure, rigide e poco permeabili . 
I grassi monoinsaturi ad esempio l' olio di oliva ,che sono liquidi a temperatura ambiente e diventano solidi con la bassa temperatura rendono le membrane meno rigide ,i migliori per le membrane anche se soggetti a rapida ossidazione sono i grassi polinsaturi omega 3 , contenuti nelle alghe , nei semi di lino , nelle noci e nel pesce , nelle foglie verdi . 
Questi grassi restano liquidi anche a bassissima temperatura , e rendono le membrane cellulari non aderenti , elastiche e permeabili tutte le sostanze .

In uno studio della ricercatrice dottor.Elaine Hardman dell' Università USA dello Stato della Louisiana si è   accertato  che le popolazioni con un alto consumo di pesce , presentano un numero inferiore di casi di cancro della prostata , della mammella e del colon (American Institute for Cancer Research Newsletter 84 summer 2004).


La dottor . Elaine Hardman in questo studio ha anche osservato che gli OMEGA 3 coadiuvano le terapie anticancro e rallentano la crescita tumorale .

Per  riepilogare  le funzioni degli OMEGA 3 :


1)RIDUCONO L'INFIAMMAZIONE NELL'ORGANISMO

2)RIDUCONO L'IPERCOAGULABILITA' DEL SANGUE

3)MANTENGONO LA FLUIDITA' DELLE MEMBRANE

4)DIMINUISCONO L'AGGREGAZIONE PIASTRINICA

5)INIBISCONO L'ISPESSIMENTO DELL'INTIMA, DIMINUENDO LA PRODUZIONE DI CELLULE ENDOTELIALI .

6)RIDUCONO LA PRODUZIONE DELLE CITOCHINE, CHE SONO COINVOLTE NEI PROCESSI INFIAMMATORI .

7)RIDUCONO IL RISCHIO DELL'OBESITA',STIMOLANDO LA SECREZIONE DI LEPTINA , UN ORMONE CHE REGOLA L'ASSUNZIONE DI CIBO .

8)AIUTANO A PREVENIRE LA PROLIFERAZIONE DELLE CELLULE DEL CANCRO.

9)RIDUCONO I TRIGLICERIDI NEI SOGGETTI AFFETTI DA IPERTRIGLICERIDEMIA

10)RENDONO PIU' FLUIDO IL LIQUIDO SINOVIALE ,E SVOLGONO  AZIONE BENEFICA NELL'ARTROSI E NELL'ARTRITE REUMATOIDE .
.

Nei pesci i grassi OMEGA 3 permettono la loro sopravvivenza anche a temperature bassissime.

 .



 

Studi sul rapporto tra i grassi OMEGA 3 e il cancro:


1)una dieta ricca di OMEGA 3 rallenta la crescita del cancro e ne ostacola la diffusione(Galli e coll.1991 Karger,Basel,pag462-476
2)uno studio su 12866 americani ha dimostrato che coloro che seguono una dieta ricca di OMEGA 3 e povera di OMEGA 6 hanno un rischio di morte per il cancro ridotto del 33%.(Dolocek, Nutr. Diet Karger 1991,66:205216) 
3)I tessuti di 100 soggetti affetti da cancro della pelle sono stati confrontati coi tessuti di 100 persone sane : è stato osservato che tanto più nella pelle abbondano i grassi OMEGA 6 tanto più aumenta il rischio del cancro.( MacKie , Nutr. And Cancer1987 9205-216) 
4)Un confronto tra i tessuti sani e tessuti di cancro cerebrale ha evidenziato che nei tessuti cancerosi esiste un aumento di 4 volte degli OMEGA 6 rispetto agli OMEGA 3 .(Martin e coll.Lipids 1996,31:1238-1288) 
5)Nelle donne Islandesi e della Groenlandia , che hanno lasciato la loro dieta ricchissima di OMEGA 3 da carne di foca è stato riscontrato un forte aumento del cancro mammario .(Bjarnason , Int. J Cancer, 1974 ,13:689-696)

6)In uno studio durato 8 anni su 846 uomini si è osservato che coloro che seguivano una dieta ricca di OMEGA 6 avevano un rischio doppio di morire di cancro rispetto a chi seguiva una dieta povera di OMEGA 6.( Pearce and Dayton , The Lancet1971. 464-467)

7) In uno studio sperimentalel'alimentazione con olio di mais molto ricco di OMEGA 6, ha stimolato la crescita di cancro polmonare .(Okuyama, Watanabe ,pag 415)


8)In uno studio sul cancro mammario è stato osservato che gli OMEGA3 svolgono azione protettiva mentre gli OMEGA 6 stimolano la crescita tumorale .(C.L.Williams e coll.Nutrition today , vol 33, num 4 Luglio agosto 1998) .


9)In uno studio su animali alimentati con semi di lino ricchissimi di OMEGA 3 si è ottenuta una riduzione del 50% di cancro mammario, cancro del colon e altri tumori (Serraino e all.Cancer Letters Vol.63-1992Pag159-165)


10) Gli OMEGA 3 danno origine e producono delle sostanze chiamate PROSTAGLANDINE, queste stesse sostanze possono uccidere le cellule del cancro mammario e del cancro polmonare.(Begin e all.Journal Of the National Cancer Institute Vol77(1983) pag 601.

 
11) In uno studio australiano è stata evidenziata una riduzione del 40% dei casi di melanomi nei soggetti che mangiavano pesce regolarmente .


12) nelle lesioni precancerose della pelle l'anti infiammatorio diclofenac per via locale, che blocca l'enzima CICLOSSIGENASI e gli OMEGA 6 determina 
in molti casi guarigione delle lesioni stesse .

N


umerosi meccanismi sono responsabili dell'azione anti tumorale degli OMEGA 3 .

 

 
Gli OMEGA 3 competono con gli OMEGA 6 per gli stessi enzimi , gli OMEGA 3 posseggono una azione antinfiammatoria e promuovono la morte delle cellule cancerose , secondo una modernissima interpretazione gli OMEGA 3 rendendo la membrana delle cellule cancerose più permeabile , faciliterebbero il compito dei linfociti, le cellule del sangue che aggrediscono e uccidono le cellule cancerose .

Gli     OMEGA 6 , che   prendono  origine dall'acido LINOLEICO  promuovono la crescita e la moltiplicazione cellulare dei tumori . 

Con la ossidazione dell'ACIDO ARACHIDONICO mediata dagli enzimi CICLOSSIGENASI(COX1 e 2)  LIPOOSSIGENASI (5 LO 8LO 15 LO ) vengono prodotte un numeroso gruppo di sostanze ad azione cancerigena  : sono state infatti individuate delleLIPOSSIGENASI 5-8-12 PROCARCINOGENE e delle  LIPOSSIGENASI 15 -1 e 15-ANTICARCINOGENE .

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PER RIASSUMERE  :


 Attualmente con l ' uso eccessivo alimentare di grassi OMEGA -6  in numerosi alimenti , il rapporto tra grassi OMEGA6- OMEGA 3 si è modificato raggiungendo nella  alimentazione del mondo occidentale un assurdo valore di OMEGA 6 -OMEGA 3 DI 20/1 o 30 / 1. 
LA prevalenza alimentare di OMEGA 6 e di ACIDO ARACHIDONICO si traduce nella formazione di numerose sostanze pro infiammatorie, vasocostrittrici, coagulanti, aggreganti e ad azione cancerogena.

LA   SOMMINSTRAZIONE    DI OMEGA 3 MIGLIORA IL RAPPORTO OMEGA3-OMEGA 6 E CONTRASTA I DANNI DERIVATI DA UN ECCESSO DI OMEGA 6.

  In uno studio sponsorizzato dall'ISTITUTO NAZIONALE DELLA SALUTE USA IN DATA 7- 9   aprile    1999 si consiglia un consumo giornaliero di ACIDO LINOLEICO (OMEGA 6) da 4 a 6,67 grammi e di ACIDO LINOLENICO(OMEGA 3) di 2.22 grammi e di 650 mg di EPA e DHA .

CONDIZIONI CHE INDICANO LA SOMMINISTRAZIONE  DI OMEGA 3 :

1)DEPRESSIONE

2)MALATTIE CARDIOVASCOLARI

3)DIABETE 2°

4)AFFATICAMENTO

5)PELLE SECCA

6)DIFFICOLTA' DI CONCENTRAZIONE

7)DOLORI ARTICOLARI

8)CAPELLI E UNGHIE FRAGILI

9)IPERCOAGULABILITA'

10)ASMA

11)IPERTENSIONE

12)ARITMIE CARDIACHE

13)PSORIASI

14)ECZEMI

RACCOMANDAZIONIDELL'ISTITUTO NAZIONALE PER LA SALUTE USA :

PER UN CONSUMO GIORNALIERO DI 2000 CALORIE BISOGNA INGERIRE ALMENO 4 GR .DI OMEGA3 (2CUCCHIAINI DI SEMI DI LINO TRITATI SONO PARI A 3,5 GR DI OMEGA 3 ,120 GRAMMI DI SALMONE SELVAGGIO SONO PARI A 1,5GR  DI OMEGA 3.

E' UTILE ASSOCIARE AGLI OMEGA 3 DEGLI ANTIOSSIDANTI ,TIPO VITAMINA  E 400 MG AL   GIORNO  E DEL COENZIMA Q10, 50 MG AL GIORNO

CONTROINDICAZIONI ALL'USO DI OMEGA 3 :

LA SOMMINISTRAZIONE DEGLI OMEGA 3 E' DA EVITARE NEI SOGGETTI AFFETTI DA EMOFILIA  E NEI SOGGETTI  IN CURA CON CLOPIDOGREL E WARFARIN . DOSI SUPERIORI A 3 GRAMMI AL GIORNO SONA DA  USARE SOTTO CONTROLLO SPECIALISTICO MEDICO PER RISCHIO SANGUINAMENTO.

 

 


 
BIBLIOGRAFIA : 
Vedi Google e altri portali principali:
 
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