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I sintomi di carenza da ACIDO FOLICO includono lingua arrossata, apatia, stanchezza, canizie, insonnia, amnesia, paranoia.
I tessuti a più alta moltiplicazione cellulare es. il midollo osseo, le mucose e l'epitelio del colon sono i più dipendenti da un adeguato apporto di questa vitamina.
L'acido folico agisce promuovendo la metilazione del desossiuridilato a desossitimidilato, uno dei nucleotidi necessari per la sintesi del DNA.
Un basso livello ematico di ACIDO FOLICO pregiudica la riparazione dei danni del DNA e provoca fragilità e rottura dei cromosomi (Bruce N. Ames Univ.'di Berkeley).
L'iter sarebbe questo: il DNA è costituito da 4 diversi acidi nucleici (ADENINA, CITOSINA, TIMINA, GUANINA).
L'ACIDO FOLICO trasforma l'URACILE in TIMINA che è incorporata nel DNA, la carenza di acido FOLICO provoca un accumulo di URACILE al posto della TIMINA nel DNA con aumento della fragilità cromosomica. (Wallok-Ames -Jacob-Tamura U.S. Department of Agricolture - Univ. Berkeley -Univ.Alabama )
La teoria dell'OMOCISTEINA come causa dell'arteriosclerosi fu proposta per primo dal dottor McCully, 30 anni fa, secondo questo autore l'OMOCISTEINA sarebbe la causa principale dell'arteriosclerosi.
Nel suo libro THE OMOCYSTEIN REVOLUTION McCully sostiene che gli alti livelli ematici di OMOCISTEINA sono provocati dallo sbilancio tra l'introduzione di proteine, animali ricche in metionina e la carenza di ACIDO FOLICO, di Vit. B6 e di Vit. B12.
In gravidanza aumenta di molto il fabbisogno di ACIDO FOLICO e la sua carenza determina anemia della gestante e delle gravi lesioni all'organismo dei neonati, sino alla SPINA BIFIDA e alla ANENCEFALEA.
Dal 1992 negli USA le gestanti devono ingerire da 400 mcg a 800 mcg al giorno di ACIDO FOLICO per ridurre il rischio di spina bifida e di anenencefalea o altre lesioni dei neonati.
Bassi livelli ematici di ACIDO FOLICO comportano basso numero di spermatozoi e bassa densità dello sperma (Wallok- Oakland Research Institute)
Dal gennaio 1998 negli USA per legge il grano e i farinacei sono stati arricchiti con 140 mcg di acido folico ogni 100 grammi di prodotto.
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosissimi studi sulla prevenzione dell'arteriosclerosi ad opera dell'ACIDO FOLICO e delle vit B6 e B12.

CARDIOPATIE E ACIDO FOLICO
Molti studi hanno accertato che un alto livello di OMOCISTEINA nel sangue è associato alla arteriosclerosi.
Il tasso di OMOCISTEINA è inversamente proporzionale al tasso ematico di ACIDO FOLICO
L'OMOCISTEINA è un aminoacido solforato ed è un intermediario nel metabolismo della metionina e della cisteina.
Il livello ematico di OMOCISTEINA di 10micromol/L o meno è desiderabile, di 12micromol/L è borderline, un livello di 15 micromol/L è considerato a rischio cardiovascolare.
Un aumento di 4 micromol/L sopra la norma corrisponde ad un aumento del rischio cardiovascolare del 41%.
Una metanalisi di 27 studi ha calcolato che per ogni aumento di 5mmol/L aumenta il rischio di malattia coronarica del 60% nell'uomo, dell'80% nella donna, questo incremento corrisponde ad un aumento di colesterolo di 20 mg.
Uno studio recente su 1000 soggetti del Framingham Heart Study ha mostrato che più elevati sono i livelli di omocisteina maggiore è il grado di stenosi carotidee.(Selhub e coll. New England Journal of Medicine 332:286-291.-1995)
Attualmente si pensa che il 10-20% delle coronaropatie sia imputabile all'OMOCISTEINA e che-50000 morti da coronaropatie per anno negli USA potrebbero essere evitate da un supplemento di ACIDO FOLICO.
L'OMOCISTEINA provoca arteriosclerosi sia incrementando lo stress ossidativo(ossidando le LDL) sia provocando disfunzione endoteliale sia provocando iperaggregazione delle piastrine.
In molti studi la somministrazione di ACIDO FOLICO ha ridotto il livello di OMOCISTEINA e migliorato la disfunzione endoteliale.
In uno studio Olandese eseguito presso l'Università di Vrije la somministrazione di ACIDO FOLICO a 5 mg al giorno + Vit B6 250 mg al giorno in 158 coronaropatici seguiti per 2 anni ha dimostrato un miglioramento del 60% nei test da sforzo dei soggetti tratttati (Vermeulen et all. The Lancet, vol 355 febbraio 12 2000 pp 517-22).
Uno studio dell'Università di Washington del 1997 ha studiato 465 soggetti. gli individui con il più alto tasso di OMOCISTEINA hanno avuto un aumento del rischio di infarto di 2,3 volte rispetto a quelli con il tasso più basso (Chasan e col. J Am Coll.Nutrition 1996 April 15-136-1439).
Uno studio Canadese del 1996 ha studiato la relazione tra ACIDO FOLICO e infarto in 5000 soggetti.
Il gruppo con il tasso più basso di ACIDO FOLICO presentava un aumento del rischio di infarto del 69% (Morrison H I e coll. JAMA1996 Jun 275-24, 1893-69).
Un recente articolo riferisce sulla diminuita frequenza di infarti e ristenosi coronarica dopo ANGIOPLASTICA in 553 soggetti trattati con questa terapia vitaminica giornaliera (1mg di acido folico + 400mcg di vit B12 +10 MG DI VITAMINA B6). Gli autori hanno osservato dopo un anno di terapia vitaminica riduzione della mortalità, dell'occorrenza di infarti e di ristesosi (Guido Scnyder JAMA 2002;288:973-979).
Uno studio multicentrico Europeo recente su 1550 persone ha concluso che un supplemento di B6-B12-ACIDO FOLICO riduce rischio di cardiopatie di 2/3 (Meleady R. e coll. Irish-Journal of Medical Science 164-1995).
DA NUMEROSI STUDI EMERGE UNA NUOVA ACQUISIZIONE: UNA DIETA PER LO PIU VEGETARIANA POVERA DI METIONINA E RICCA DI VIT B6 E ACIDO FOLICO E UN SUPPLEMENTO GIORNALIERO DI 400 MCG DI ACIDO FOLICO E COMPLESSO B POSSONO RIDURRE IL RISCHIO DI ARTERIOSCLEROSI, ICTUS E INFARTO.
Per maggiori informazioni su questo argomento cercare sui principali portali : FOLIC ACID AND HOMOCYSTEINE ---OMOCYSTEN AND INFARCTION--