Richiedi la tua Dieta Personalizzata

Dietaweb.it

Login Form

itendees

SITO 1° CLASSIFICATO IN ITALIA 
E GIA' 1° NEL MONDO PER PROBLEMI DI MEDICINA


Molti di questi soggetti presentano grave obesità addominale, sono ipertesi,dispnoici,edematosi,stanchi, depressi e il loro stato migliora dopo pasti ricchi di carboidrati.
Il loro desiderio di dolce si placa mangiando e si riaccende circa 2 -3 ore dopo il pasto in un rincorrersi continuo.
I farinacei raffinati,il riso brillato,i dolciumi essendo impoveriti di fibre, sono rapidamente assorbiti, provocano elevato livello glicemico e stimolano intensamente le cellule beta a produrre insulina.
I cibi più comuni ricchi di carboidrati raffinati sono pane,pasta, torte, biscotti, cioccolata, gelati,patatine,patate,riso, bevande zuccherate, crackers,fette biscottate,marmellate, miele: tanto più sono raffinati e abbondanti tanto più la loro azione diventa nefasta, in quanto procurano iperglicemia,iperinsulinemia,obesità e diabete 2°.
Negli organismi di queste persone capita quello che avviene in tutti gli animali di allevamento: sono soggetti sedentari e mangiano cereali in abbondanza trasformandosi in grandi produttori di grasso.
La dipendenza da carboidrati e l'obesità dipendono da un ormone:l' insulina che è sempre rilasciata dopo l'ingestione di carboidrati, ma nei forti mangiatori in quantità eccessiva.
L'insulina funziona favorendo l'ingresso del glucosio dentro le cellule, aderisce alle membrane delle cellule attraverso dei recettori,situati nei muscoli, nel fegato,nelle cellule adipose, nelle cellule nervose.
Questi recettori, che hanno una vita molto breve, cambiano di numero secondo il fabbisogno delle cellule di glucosio, per esempio nei maratoneti aumenta il numero dei recettori muscolari per l'insulina.
La proteina dei recettori ha un peso specifico di 3.000.000 Mr ed è formata da 4 catene di polipeptidi,uniti a formare una struttura cilindrica, che si modifica per permettere l'ingresso nell' interno delle cellule del glucosio.
Se la glicemia è elevata e l'insulina a sua volta è elevata , i recettori dell'insulina diminuiscono sulle membrane cellulari in modo da impedire un ingresso eccessivo di glucosio dentro le cellule e il glucosio viene trasformato in gran parte in grassi di riserva.
Dopo qualche tempo dell'instaurarsi dell'iperinsulinemia questi soggetti diventano insulino resistenti, perché le loro cellule diminuiscono i recettori cercando di difendersi dall'eccesso di glucosio (difatti le cellule non riescono a immagazzinare il glucosio) e in buona proporzione questi soggetti diventano affetti da diabete 2.
L 'eccesso di insulina provoca anche un aumento del riassorbimento renale di sodio,che a sua volta provoca aumento del liquido extracellulare e ipertensione.
L' insulina che è definito L'ORMONE DELLA FAME, oltre che indurre fame, provoca la trasformazione dei carboidrati in grassi, producendo obesità.
La secrezione di insulina, detta anche l'ormone del risparmio energetico (SAVING HORMONE ) è stimolata dai carboidrati e in misura minore dagli aminoacidi ma non dai grassi.
L'eccesso di insulina induce obesità ipertensione, ipertrigliceridemia, arteriosclerosi, infarto.
Un ormone bilancia l'azione dell'insulina:il glucagone, definito l 'ormone della spesa o del consumo ( Spending hormone).
Nei soggetti sani questi due ormoni lavorano in armonia ed assicurano un buon equilibrio glicemico e metabolico.
Il glucagone è una piccola molecola proteica,costituita da 29 aminoacidi, viene secreto dalle cellule alfa delle insule pancreatiche: questo ormone provoca aumento della glicemia, quando la glicemia scende sotto i 70 mgr %, il pancreas secerne grandi quantità di glucagone,che mobilizzano il glicogeno del fegato sviluppando glucosio,inoltre il glucagone attiva la lipolisi o lisi dei grassi e la gluconeogenesi ;( la gluconeogenesi rappresenta la via attraverso cui gli aminoacidi delle proteine sono convertiti in glucosio, questo ad esempio è il sistema attraverso cui i felini ottengono il glucosio,di cui necessitano ).
Il glucagone è secreto in risposta ad un calo della glicemia o in risposta ad un pasto ricco di proteine, mentre la sua secrezione è inibita da un alto livello di glicemia.
La secrezione di glucagone è stimolata dalle proteine della dieta, mentre la secrezione dell'insulina è stimolata dai carboidrati.

TERAPIA DELL'IPERINSULINEMIA, DELLA RESISTENZA ALL'INSULINA E DELL'OBESITA'

La terapia si basa su queste basi:

1) aumentare l'attività fisica per consumare più calorie,più carboidrati e avvicinarsi il più possibile al peso forma.
2) consumare carboidrati integrali e legumi, ricchi di minerali,fibre, vitamine,ma sempre usarli in proporzione al consumo calorico e al peso da raggiungere.
3) mangiare frutta con ridotto contenuto di carboidrati e calorie e vegetali per lo più crudi.
4) sostituire in parte i carboidrati con alimenti ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi, (olio di oliva extravergine,mandorle, noci, arachidi, pistacchi, avocado ), che aumentano il colesterolo HDL e abbassano il colesterolo LDL e hanno un indice di sazietà più alto dei carboidrati,sempre nel rispetto dell'equilibrio calorico.
5) evitare i grassi idrogenati e gli alimenti ricchi di grassi saturi, compresi l'olio di palma e di cocco.
6) preferire le proteine vegetali, il pesce, l'albume di uovo sodo.
7) ridurre il più possibile i farinacei raffinati e il riso brillato poveri di fibre e a rapido assorbimento, i dolciumi, la carne rossa e grassa.
8) consumare non più di 1-2 pasti al giorno di latticini scremati.

MODULARE UNA SUDDIVISIONE TRA CARBOIDRATI, GRASSI,PROTEINE NELLA SEGUENTE MISURA:

50 % CARBOIDRATI, 30 % GRASSI DI CUI 5% SATURI,25% MONO E POLINSATURI, 20% DI PROTEINE ;RISPETTANDO SEMPRE L'EQUILIBRIO TRA LE CALORIE INGERITE E LE CALORIE CONSUMATE.