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In questa ricerca sono stati studiati 502 pazienti divisi in due gruppi uguali di 251 pazienti curati con due diverse statine con diverso dosaggio e seguiti per 18 mesi.

Un gruppo è stato trattato con ATORVASTATINA 80 MG al giorno, l'altro gruppo è stato trattato con PRAVASTATINA 40 MG al giorno.

La progressione delle placche coronariche è stata misurata usando degli ultrasuoni intravascolari, che permettono di studiare l'evoluzione delle placche nel tempo.

I risultati sono stati scioccanti dice il dottor S. Nissen e hanno dimostrato nelle placche del gruppo trattato con atorvastatina una regressione dello 0,4 %, mentre nei pazienti trattati con la pravastatina si è osservata un aumento di volume delle placche del 2,7 %.

Il livello di colesterolo LDL raggiunto con 80 mg pro die di Atorvastatina è stato di 79mg/dl, mentre con la pravastatina a 40mg pro die si è raggiunto un livello di 110mg/dl.

Le attuali linee guida del National Cholesterol Program degli USA, consigliano di ridurre il colesterolo LDL a 100 MG/dl.

Il Reversal Trial secondo il dottor Nissen ha dimostrato che se si desidera fermare la progressione delle placche arteriosclerotiche bisogna ridurre ulteriormente il colesterolo LDL fino a 79 mg con una terapia più aggressiva, usando 80 mg di atorvastatina al giorno.
Un altro importante risultato raggiunto da questa terapia è stata la riduzione della Proteina C reattiva che ha raggiunto con l 'uso di atorvastatina una diminuizione del 36,4%.

Con la pravastatina la Proteina C reattiva si è ridotta del 5,2%.

Questa ricerca è stata effettuata in 34 Centri USA e i risultati preliminari sono stati presentati all'American Heart Association del novembre 2003.
I pazienti partecipanti sono stati individuati colla coronarografia e dovevano presentare stenosi di almeno una arteria coronarica e il loro colesterolo LDL era situato tra i
125mg/dl e i 210mg/dl.

IL COLESTEROLO a bassa densità o LDL è una LIPOPROTEINA, questa lipoproteina è il maggior trasportatore di colesterolo dell'organismo, se troppo colesterolo LDL circola nel sangue, gradatamente le pareti delle arterie si infiltrano di grassi e di colesterolo e ha inizio la formazione delle placche arteriosclerotiche.

Il COLESTEROLO LDL oltre al colesterolo trasporta numerose altre sostanze liposolubili : la VITAMINA E, il LICOPENE, i CAROTENOIDI etc.

Il COLESTEROLO LDL o colesterolo cattivo,è fondamentale per la formazione di placche che riducono e ostruiscono le arterie.

Un alto tasso nel sangue di LDL (sopra i 160 mg/dl) è un grave fattore rischio e predispone
all'ictus e all'infarto.

Un coagulo che si formi sulla placca arteriosclerotica può infatti ostruire o una arteria coronarica provocando un infarto o una arteria cerebrale provocando un ictus.

Il COLESTEROLO ad alta densità o HDL è una altra LIPOPROTEINA,che trasporta un terzo circa del colesterolo.

L'HDL partecipa al trasporto inverso del colesterolo dalla periferia al fegato e viene definito colesterolo buono.

Molti esperti reputano che il colesterolo HDL possa prelevare il colesterolo dalle placche e possa ritrasportarlo al fegato.

Un tasso di HDL sotto i 40 mg, indica un forte rischio sia di infarto che di ictus.

Gli autori dello studio REVERSAL concludono che una marcata riduzione del COLESTEROLO LDL e della PROTEINA C, può salvare numerose vite e che il trattamento con 80mg di atorvastatina è stato ben tollerato dai pazienti e che comunque sono utili altri studi per confermare questi risultati.

I risultati dell'intero studio REVERSAL sono stati pubblicati il 3-3-2004 sul Journal of American Medical Association.